
Questo grazioso esercizio è preso per intero, senza alterazioni, dal libro Crescere, Teoria e pratica della Psicosintesi. (nuova edizione ampliata) di Piero Ferrucci.
E’ utile per diventare via via più consapevoli della propria bellezza interna.
Esercizio della bellezza interna
- Pensate a un vostro tratto, capacità o atteggiamento che vi piaccia; non deve essere necessariamente attivo e pienamente manifesto: può essere un elemento solo parzialmente evidente, o un aspetto forse che solo voi conoscete, o che esiste solo in potenza.
- Per un po’ di tempo riconoscete e apprezzate questo elemento in voi stessi. Poi lasciate comparire un’immagine che rappresenti per voi ciò che avete scelto: può essere un oggetto artistico, un paesaggio, un animale, qualsiasi cosa.
- Contemplate quest’immagine, lasciate che vi riveli la sua bellezza, e che magari vi trasmetta anche un suo messaggio che può essere verbale o non verbale; senza fretta, assimilatene la qualità.
- Scegliete un altro tratto, qualità, capacità o aspetto di voi stessi che vi piace e poi passate nuovamente attraverso le fasi 2 e 3. Poi continuate ancora con le altre parti di voi stessi che apprezzate. Continuate in questa maniera e ripetere questo stesso esercizio in altre occasioni. Sarete sorpresi nel vedere quanti aspetti potete trovare, specialmente se guardate abbastanza a fondo e se non date ascolto alle voci dello scetticismo, dello scoraggiamento o del senso d’inferiorità.
L’esercizio si trova a pagina 208 del libro Crescere di Piero Ferrucci.
La mia esperienza
Ho appena scoperto questo esercizio, e l’ho provato solo una volta.
Durante questa mia esperienza però ho avuto un risultato interessante e inaspettato:
Ho iniziato cercando e poi contemplando una mia qualità interiore. Pochi secondi dopo ho visto (aka — è emersa dall’inconscio) un’immagine che ben simboleggiava questa mia qualità interiore. L’immagine era decisamente fantasmagorica, simile a un personaggio manga Giapponese. Ho trovato che fosse una buona sintesi del mio aspetto personale evocato razionalmente. Il sapore di questa immagine era un sapore giocoso e onirico nel senso che quest’immagine, come caratteristiche visive ed emozionali, ricordava molto quelle dei sogni… Poi ho dedicato qualche minuto all’esplorazione di quest’immagine con il pensiero ed il sentimento. Ho notato che evocava in me particolari emozioni.
Insomma una bella esperienza.
E tu, hai mai provato questo esercizio? 😉